Aprile mese dei rifiuti: arrivano bollettini per la Tari di oggi e del passato

Aprile si conferma, in tutti i sensi, il mese dei rifiuti: mentre sono stati avviati i confronti con i cittadini per la nuova raccolta porta a porta quasi parallelamente alle prime multe per le “discariche abusive”, sono state disposte le spedizioni che porteranno nelle case degli ascolani sia i bollettini per la Tari 2017 (aumento incluso), sia gli avvisi di pagamento per la tassa dei rifiuti non pagata negli ultimi tre anni. Avvisi che stando ad un calcolo approssimativo dovrebbero riguardare quasi 2000 famiglie per un importo totale da corrispondere di quasi 330 mila euro (per la precisione 327.702,96). Insomma, l’Arengo passa alla fase della riscossione sia per quanto riguarda il presente che per il passato.

 

In questa fase in cui ci si accinge al pagamento della Tari 2017, l’Arengo spinge sull’acceleratore anche per continuare a recuperare le tasse sui rifiuti non pagate negli anni scorsi. In tal senso, ora arriveranno gli avvisi di pagamento (con interessi e spese accessorie) nelle case di numerosi ascolani che non hanno pagato l’imposta in uno degli ultimi tre anni. Una decisione che scaturisce dal riscontro di denunce omesse o infedeli con precedenti avvisi già notificati e per i quali si è verificato l’omesso pagamento. Adesso, quindi, arriverà il sollecito a pagare con sanzioni, interessi e rimborso spese di notifica. Tali accertamenti e solleciti di pagamento riguardano i contribuenti che non hanno provveduto al pagamento  della Tari nel 2016 o nel 2015 o della Tares nel 2014 pur avendo ricevuto con lettera raccomandata il sollecito al pagamento stesso richiesto con precedente avviso. Stando agli accertamenti divenuti definitivi, da parte dell’Ufficio tributi, si è arrivati a calcolare una somma complessiva da incassare pari a 327.702,96 euro di quali 312.419,46 euro destinati alle casse comunali e i restanti alla Provincia per la componente di spettanza.

 

Questa ondata di avvisi, ipotizzando un tributo medio per le abitazioni civili, dovrebbe andare ad interessare circa 2000 famiglie ascolane. Famiglie che non hanno provveduto a pagare la tassa sui rifiuti neppure dopo il primo avviso di pagamento per le imposte sui rifiuti scadute. In percentuale, più o meno il 4% della popolazione. Ma si tratta, chiaramente, di un dato puramente indicativo in quanto parziale rispetto ad un’evasione parziale o totale dei tributi sui rifiuti nel loro complesso, considerando che l’Ufficio tributi continuerà le verifiche e gli accertamenti.  Basti pensare che nel solo 2014, a seguito di verifiche, erano risultate 3500 le famiglie che non avevano pagato la tassa, mentre nel 2015 erano state calcolate in poco più di 5000.

 

Sono in arrivo in questi giorni, sempre per gli ascolani, anche i bollettini di pagamento per la Tari dell’anno in corso. Pagamenti che potranno essere effettuati entro il prossimo 30 aprile a saldo della tassa oppure quale prima di tre rate. Una tassa, quella sui rifiuti, che per questo 2017 dovrebbe portare nelle casse comunali (e quindi non considerando la percentuale di spettanza della Provincia) un gettito pari 10,5 milioni di euro, con circa mezzo milione in più rispetto alle previsioni per il 2016. Un aumento derivante dal fatto che la nuova tassa per le abitazioni è di 2,82 euro al metro quadrato.

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