Arengo a caccia degli evasori anche per incassare al posto dell’Erario

L’Arengo prepara la caccia degli evasori fiscali a tutto campo, dichiarazione dei redditi incluse. E le somme recuperate finiranno tutte nelle casse comunali, per far quadrare i conti del bilancio. A stabilirlo è la la normativa vigente che riconosce ai Comuni che partecipano nell’attività di accertamento erariale e di contrasto all’evasione ed elusione fiscale (obiettivi già perseguiti dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza), il 100% delle somme effettivamente accertate. Così, se finora ci si era affidati ad Equitalia per il recupero di tasse comunali e multe non pagate, adesso l’ente ha iniziato col “fai da te” e sta mettendo a punto tutta l’organizzazione per andare a riscuotere, se necessario anche in maniera coattiva, tutte le somme dovute e non pagate dai cittadini, allargando il proprio raggio di azione anche le tasse sul reddito. Il tutto grazie ad una banca dati unificata a disposizione degli uffici comunali preposti che permette di incrociare tutti i dati relativi a redditi, immobili, pagamenti effettuati, date catastali, utenze, studi di settore e quant’altro. Una strategia che viene confermata dal documento programmatico appena approvato nel quale si ipotizza anche di poter abbattere, grazie alle eventuali somme recuperate dall’evasione, la pressione fiscale complessiva sui cittadini.

 

Sono due le direttrici lungo le quali l’Arengo si sta muovendo per arrivare a recuperare le consistenti somme evase da numerosi ascolani. In primo luogo, l’ente dopo aver scelto di abbandonare Equitalia sta provvedendo ad ottimizzare un sistema di riscossione interno avvalendosi comunque di soggetti con specifiche professionalità esterni all’ente per supportare efficacemente la struttura nella revisione ed ottimizzazione dei processi di gestione delle entrate – tributi comunali in un’ottica di spending-review. Si sta costituendo, in tal senso, un’apposita struttura interna che farà da supporto al responsabile comunale della riscossione coattiva e che avrà il compito di intraprendere tutte le azioni cautelari ed esecutive previste dalla normativa. Parallelamente, ci sarà un forte potenziamento dell’attività dei controlli sui pagamenti relativi sia ai tributi comunali che, novità assoluta, a quelli erariali, facendo sì che – come si legge testualmente nella relazione programmatica – “la conseguente attività di liquidazione e di accertamento diventi quindi strategica poiché rappresenta, senza oneri gravanti sul bilancio comunale, un’occasione per il recupero di nuove risorse”.  Il ragionamento, a Palazzo Arengo, è quello di puntare sui possibili effetti di un maggiore controllo territoriale e tributario visto che finora le verifiche hanno prodotto “una crescita tendenziale delle entrate, consentendo una maggiore perequazione derivante dal recupero evasione—elusione”. Una strategia che l’Arengo sta pianificando ormai da tempo per i crediti relativi alle imposte comunali e che ora arriva nella sua fase nevralgica anche alla luce delle possibili riscossioni per quel che riguarda il recupero di somme a livello erariale. Ed in tal senso, finora  si è lavorato negli ultimi anni per far sì che gli uffici preposti acquisissero nuove esperienze conoscitive e sviluppassero specifiche competenze e professionalità nella gestione sia dei propri tributi che delle entrate erariali. Per farsi trovare pronti a questo nuovo tipo di attività di riscossione.

 

Lo snodo fondamentale che dovrebbe consentire all’Arengo di muoversi con successo nel recupero delle imposte a tutti i livelli, è quello del potenziamento del Sistema informativo territoriale a cui si sta lavorando per renderlo sempre più completo, aggiornato e sofisticato per un’analisi oggettiva della realtà, fornendo un riferimento sicuro e sempre aggiornato su dati fondamentali relativi a persone fisiche e giuridiche, fabbricati (identificati da via e numero civico) e unità immobiliari elementari e struttura dati degli indirizzi. Tutto ciò è stato finalizzato a creare – in definitiva – un efficiente data base (archivio informatizzato) imperniato su oggetti verificabili e localizzabili cartograficamente, georeferenziabili in modo tale da affiancare, alla cartografia degli oggetti naturali ed artificiali del territorio numeri  reali e aggiornati. La banca-dati unitaria sarà gestita con varie procedure informatiche specifiche utili a supportare sia l’attività di riscossione coattiva, con la predisposizione degli avvisi e delle ingiunzioni di pagamento, che le segnalazioni qualificate.

E la promessa dell’Arengo, in tal senso, è scritta nero su bianco: “L’attuazione del progetto tende a raggiungere la perequazione fiscale con effetti positivi sul bilancio comunale e con possibilità di abbattimento della pressione fiscale della collettività”.

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