Troppo vicina a chiesa e ufficio postale, la sala slot non apre

Negata dalla Questura di Ascoli l’autorizzazione per l’apertura di una sala scommesse in un quartiere periferico della città. Dall’attività istruttoria svolta dalla Divisione Amministrativa  e dal parere acquisito dal competente ufficio del Comune di Ascoli, è risultato che i locali in cui l’attività doveva essere esercitata si trovano a distanza ravvicinata da una chiesa con annesso oratorio e prossimi ad un ufficio postale. La recente Legge Regionale dispone il divieto d’installazione di apparecchi e congegni per il gioco in locali che, se ubicati in centri con popolazione superiore ai cinquemila abitanti, non distino almeno cinquecento metri (distanza ridotta a trecento metri per i centri più piccoli) da luoghi definiti “sensibili”, principalmente scuole di ogni ordine e grado, istituti di credito, sportelli bancomat e uffici postali. Pertanto, niente autorizzazione ad aprire la nuova attività.
Tale indirizzo verrà mantenuto per tutte le nuove istanze di autorizzazione di apertura di sale giochi e scommesse mentre, per quanto riguarda gli esercizi già autorizzati, questi dovranno rispettare i parametri fissati dalla legge e mettersi in regola con le distanze dai luoghi sensibili entro e non oltre il 31 dicembre 2019, pena la revoca del titolo e la conseguente chiusura dell’attività.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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