Commercio e crisi in centro, 23 negozi in meno rispetto al 2008

Nella recente pubblicazione dell’Ufficio Studi Confcommercio, intitolata “Demografia d’impresa nei centri storici italiani” anche Ascoli , suddivisa nelle due grandi aree territoriali del Centro Storico ed extra Centro, è stata analizzata per evidenziarne i cambiamenti della rete commerciale e turistica nel periodo 2008‐2016.
“Ne è emerso un quadro piuttosto articolato – afferma Ugo Spalvieri, presidente della Confcommercio ascolana ‐ che riassumiamo in questi termini: nel centro storico: crollo dei negozi al dettaglio passati da 172 a 149, riduzione di 4 unità per il settore bar/ristoranti, positiva crescita del ricettivo alberghiero con + 5 strutture; fuori Centro storico: calo del dettaglio di 18 unità, nessuna variazione nel ricettivo alberghiero, crescita tumultuosa di bar/ristoranti passati da 154 a 186 attività”. “E’ evidente – prosegue Spalvieri – come il centro storico sia l’area cittadina in maggiore sofferenza e che quindi necessiti di una particolare attenzione da parte delle Amministrazioni pubbliche. E’ indubbio, tuttavia, che a seguito delle sventure che abbiamo sofferto negli ultimi mesi (leggasi sisma e neve) l’intera città ed il comprensorio annesso, seppure con i dovuti distinguo, abbiano bisogno di sgravi fiscali, incentivi e fondi per permettere la sopravvivenza iniziale e poi il rilancio dell’economia territoriale”.

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