Traffico, la zona ex Carisap e il “gioco dell’oca”

In tanti rispettano i varchi elettronici, ma il vero problema è rappresentato dal collegamento tra l’area nord, in particolare il quartiere di Campo Parignano, e la zona ex Carisap, dove sono numerosi i residenti costretti ad avventurarsi in una sorta di gioco dell’oca.

 

Mentre ci si aspettavano problemi legati al controllo dei varchi nelle varie zone a traffico limitato,   con l’ipotesi di consistenti accessi non autorizzati proprio per l’approccio con il nuovo sistema, così non è stato e gli automobilisti si sono dimostrati più disciplinati del previsto. Il vero problema, invece, emerso in maniera evidente, anche alla luce delle diverse segnalazioni pervenute all’Arengo e in particolare al Comando dei vigili urbani, è quello del problema di chi deve tornare in zona ex Carisap, dove risiede, dalla zona di Campo Parignano e Borgo Solestà. Di fatto, con l’impossibilità di risalire nella zona dietro le Poste utilizzando rua del Picchio (bloccata per un palazzo pericolante), per poter tornare a casa dalla zona nord della città, i residenti dell’area tra largo Crivelli e la fontana dei cani devono percorrere chilometri, in una sorta di gioco dell’oca. In pratica, per poter rientrare nella zona, da Campo Parignano occorre ritornare verso Porta Romana, poi risalire su via Ricci e nella zona del lungo Castellano, quindi percorrere viale De Gasperi, tornare indietro su corso Vittorio Emanuele e poi girare verso piazza della Viola, infine, tornare su corso Mazzini passano dal varco di via Bonaccorsi. Un itinerario lungo che comporta, con tutti i flussi di ritorno, un ulteriore appesantimento nella zona nevralgica del centro.

Difficile, a fronte delle lamentele e delle segnalazioni, individuare una soluzione al problema dei residenti della zona ex Carisap e dintorni. L’Arengo sta esaminando varie ipotesi, ma non si è trovata ancora una “strada percorribile” per alleviare i disagi. Il vero problema è rappresentato proprio dalla chiusura obbligata di rua del Picchio. Rua che rappresentava il possibile passaggio per risalire dal lungo Tronto verso la zona delle Poste. Purtroppo c’è un palazzo pericolante che deve essere messo in sicurezza, ma la situazione potrebbe protrarsi per moltissimo tempo. L’Arengo ha valutato anche l’ipotesi dell’esproprio del fabbricato, ma l’ipotesi non appare applicabile. Altra idea esaminata, quella di far risalire le auto da lungo Tronto su via Trieste, a doppio senso, fino all’altezza della Bnl, per poi svoltare verso largo Crivelli. Ma in tal senso, si andrebbe, di fatto, ad eliminare l’isola pedonale di largo Crivelli, reintasando di vetture tutta quella zona. Altra ipotesi, quella di utilizzare per il transito dei residenti via di Sabini, parallela interna a via Trieste, ma anche in questo caso ci sono difficoltà a svoltare verso la zona di largo Crivelli per la ristrettezza delle vie di collegamento. Insomma, resta un grosso punto interrogativo ancora senza una risposta.

 

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