Scuola di Mozzano, il Pd: “Quel plesso non va chiuso”

Il Pd ascolano – a firma del segretario Massimo Gaspari e del capogruppo Francesco Ameli – interviene con un comunicato sul rischio di chiusura del plesso scolastico di Mozzano.

“La scuola Latini di Mozzano – scrivono i due esponenti del Pd – non può chiudere, non deve chiudere: sarebbe un duro colpo per la frazione perdere l’ultimo “spazio pubblico” rimasto in paese negli ultimi quindici anni! Ma sarebbe una grande e grave perdita per l’intera citta’ di Ascoli la chiusura del piu’ moderno plesso scolastico, ristrutturato nella seconda metà degli anni novanta grazie ad un investimento di oltre 800 milioni di vecchie lire effettuato dall’allora Amministrazione di centro sinistra guidata dal sindaco Roberto Allevi. Un edificio che ha dimostrato, a seguito del recente sisma, di rispettare appieno tutti gli standard di sicurezza tanto e’ che risulta oggi classificato dagli organi preposti in fascia “A”,  ossia risulta in piena agibilità. Ci auguriamo quindi che l’Amministrazione comunale si adoperi con solerzia affinché la chiusura non solo debba essere scongiurata, ma si provveda ad un reale potenziamento dello stesso plesso scolastico di Mozzano, strategico ora piu’ che mai nel fronteggiare con efficacia  e immediatezza l’attuale emergenza derivante dalla presenza di diverse scuole comunali presenti in città dichiarate parzialmente inagibili e con evidenti necessità di interventi di manutenzione ! In quest’ottica puo’ ritenersi valida ad esempio la possibiltà di trasferire nel plesso quelle classi che soffrono maggiormente al momento il disagio di fare lezione in altri edifici scolastici cittadini parzialmente inagibili! Pensiamo che l’attuale Amministrazione debba assolutamente muoversi in questa direzione, soprattutto per coerenza e nel rispetto dei principi e  delle linee strategiche che hanno ispirato il Piano Regolatore Generale della nostra città. Ricordiamo bene gli amministratori comunali, quando nel presentare il Prg alla cittadinanza l’anno scorso, dissero che ci sarebbe stato un riequilibrio, ossia uno sviluppo della parte ovest della città, prevedendo ad esempio nel comprensorio di Mozzano diversi insediamenti a fini abitativi e per attività varie, con l’intento di ripopolare, vivacizzare la locale frazione aumentandone il bacino di utenza  e recuperare finalmente quel gap creatosi negli ultimi 30/40 anni con la “fuga” molto spesso obbligata di molte giovani coppie,  costrette ad emigrare in vallata in cerca di casa. La previsione di un’espansione edilizia di una frazione implica un aumento dell’utenza ed automaticamente un aumento della fornitura di servizi vari! Per cui se tutto questo corrisponde al vero, se davvero si intende restituire dopo tanti anni dignità ad un territorio,  ad un paese e ad una intera periferia assai troppo mortificata negli ultimi due decenni dai governi comunali di centro destra, questa Amministrazione ha il dovere non solo di dare continuità, ma di implementare fortemente tutte le attività oggi fornite dal plesso scolastico di Mozzano, un vero “gioello” nel panorama delle scuole cittadine attualmente presenti”.

 

 

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