Neve e black out, Rampelli e Fioravanti (Fdi) portano il caso in Parlamento

“L’interruzione di energia elettrica nei territori colpiti dal maltempo e flagellati dal terremoto, tuttora in corso in diversi comuni e frazioni, è un fatto gravissimo e inaccettabile. Roba da paesi sottosviluppati. Il Governo, azionista dell’Enel, risponda di questi disservizi assurdi e ingiustificati, posto che due informazioni sono note e accertate: le aree ad alto rischio sismico e le zone dell’alto Appennino con prevedibili nevicate e gelate. Dunque la svista è un’inadempienza che qualcuno deve pagare”.

 

E’ quanto dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli, che ha inviato un’interrogazione al presidente del Consiglio Gentiloni e al ministro Padoan, e il presidente del consiglio comunale di Ascoli, Marco Fioravanti. “La mala gestione del management di Enel in questi anni – precisa Fioravanti – ha portato l’azienda a dar vita ad un piano di investimenti che ha favorito principalmente le città  del nord Italia a discapito di centri già  precedentemente mappati e che hanno evidenziato notevoli carenze manutentive, come vaste zone del centro Italia. Solo grazie alla professionalità  dei dipendenti Enel, che hanno sfidato neve e ghiaccio, si sta tornando lentamente verso la normalità”. “Fratelli d’Italia chiede al presidente del Consiglio – conclude Rampelli – quali azioni intenderà  prendere sull’Enel e come intenderà  vigilare affinché gli investimenti dell’azienda possano essere disposti verso le località  che da tempo necessitano di un piano manutentivo adeguato e conforme alle sue criticità”.

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