Lasciavano le famiglie in vacanza poi facevano rapine nelle aree di servizio

Avevano messo a segno una serie di rapine in alcune aree di servizio nelle province di Ascoli, Fermo e Ancona a bordo di una Renegade bianca. Si è scoperto che si trattava di un gruppo di siciliani che erano in vacanza al mare e, dopo aver lasciato le loro famiglie al mare, mettevano a segno i colpi. Dopo oltre due mesi di indagini coordinate dal sostituto procuratore Di Ascoli, Lorenzo Destro, e condotte dalla Squadra Mobile di Ascoli diretta da Patrizia Peroni, icollaborazione con la Polizia Stradale, è stato possibile individuare la banda che a bordo della Jeep, a cui veniva cambiata la targa con altre rubate da altri veicoli, il 4 agosto avevano preso di mira il nuovo distributore Eni di Maltignano, lungo il Raccordo autostradale Ascoli-Porto d’Ascoli, riuscendo a farsi consegnare l’incasso di circa 800 euro. Simile la modalità con cui i malviventi avevano messo a segno il colpo alla stazione di servizio Chienti Est lungo l’A14 che aveva fruttato circa 1200 euro. A queste, poi era seguito il colpo messo a segno all’Eurospin di Loreto fino a quando l’8 agosto la Jeep non era stata fermata al casello di Riccione dove i carabinieri avevano notato alcuni armeggiare con delle targhe, risultate rubate poco prima.
Oltre alla Renegade c’era una Fiat Cinquecento con un altro siciliano e i tre erano finiti ai domiciliari per ricettazione e possesso di armi. Le successive indagini hanno consentito di trovare le prove necessarie per attribuirgli le responsabilità delle rapine effettuate nell’ascolano e nel fermano. I tre uomini, due catanesi, l’altro di Taormina, tutti fra i 30 e i 40 anni, sono stati arrestati questa mattina in Sicilia dalla Squadra Mobile di Ascoli e rinchiusi nel carcere del capoluogo siciliano.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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