Al Teatro Ventidio Basso arriva “Sherlock Holmes”

Appuntamento per i più piccoli e le loro famiglie, domenica prossima alle ore 17, promosso dal Collettivo Cinetico

Torna per la gioia di tutti i bambini il teatro per ragazzi al Ventidio Basso. L’appuntamento per i più piccoli con le loro famiglie è per domenica, alle ore 17, con ‘Sherlock Holmes’ di ‘Collettivo Cinetico’. Promosso dal Comune di Ascoli e dall’Amat, con il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il sostegno di ‘Bim Tronto’, in questo spettacolo la danza è un mistero tutto da scoprire. La compagnia ferrarese diretta da Francesca Pennini e Angelo Pedroni si cimenterà con il teatro per ragazzi in uno dei suoi intelligenti, divertenti e coinvolgenti viaggi nella danza, mostrata come un mondo da percorrere secondo sentieri e strade maestre, in un’infinita ed emozionante gamma di possibilità. Lo spettacolo, commissionato dal ‘Teatro delle Briciole’ all’interno del progetto ‘Nuovi sguardi per un pubblico giovane’, intende stimolare compagnie della sperimentazione a misurarsi con il teatro per ragazzi ed è la divertente ricostruzione di uno spettacolo di danza dalle tracce lasciate sull’impianto di un palcoscenico. Scrive Arthur Conan Doyle, il padre di Sherlock Holmes, che ‘il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare’. L’idea che guida le parole e le azioni di questo spettacolo è la volontà assoluta, liberissima, giocosa, di rovesciare quella verità e osservare con divertita ostinazione il mondo. Sherlock Holmes, il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione e deduzione, si reincarna sulla scena in un anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibili soluzioni. Nella sua sorprendente somiglianza con i meccanismi profondi della curiosità infantile, l’applicazione rigorosa e nello stesso tempo umoristica del metodo deduttivo è lo strumento di un viaggio di scoperta e investigazione di quel pezzo di mondo, di quel vero e proprio microcosmo che è il teatro. Quella che si viene compiendo sulla scena, ‘teatro del crimine’ in una inedita accezione, è dunque una vera e propria anatomia in presa diretta, uno sguardo telescopico che si irradia sull’intero spettro del visibile e del sensibile. La pluralità delle ipotesi ricostruttive dei movimenti coreografici di uno spettacolo, a partire dagli indizi lasciati sulla ‘scena del delitto’, si traduce in un vertiginoso atlante concentrato della danza, dal minimal alla contact improvisation, dalla metal al musical, perché il linguaggio del corpo ha estensione infinita, come infinito e aperto è il catalogo delle ipotesi sul mondo, se si parte dalla sua osservazione analitica. Così, l’occhio di una telecamera, moderno erede della lente di Sherlock Holmes, nella sua assoluta libertà di indagine scruta, analizza, rielabora tutti i recessi dello spazio-mondo: persone e oggetti, spettatori e proiettori, costumi e note di regia, e non si preoccupa di superare le pareti del teatro per puntare sulla vita là fuori che continua a scorrere, o di farsi strada dietro le quinte. Perché ‘le cose ovvie di cui è pieno il mondo’, se osservate, guardate, scrutate, possono dirci qualcosa di nuovo, rivelare un volto segreto.

Biglietti: posto unico numerato 8 euro, ridotto fino a 14 anni 4 euro. Per informazioni: biglietteria del teatro Ventidio Basso (0736/244970).

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